La storia dell’Azienda Vitivinicola Facchino inizia nel 1958, quando il capostipite, oggi Cavaliere del Lavoro, Giorgio Facchino, all’età di 33 anni decise con la moglie Rosaria di abbandonare la provincia di Benevento, per dare ai suoi tre figli, allora bambini, un’istruzione migliore. Allora l’agricoltura piemontese forniva prospettive migliori di quella campana, ma soprattutto, il “nonno Giorgio”, nel Febbraio del ’58, giunto a Rocca alla ricerca di una cascina adatta alle sue esigenze, s’innamorò immediatamente della “Val del Prato”. Lo colpirono la dolcezza delle sue colline, 7,5 Ha interamente vitati, il terreno tufaceo, la già allora riconosciuta fama di una produzione di qualità e la sua fantastica esposizione.
Proprio quest’ultimo particolare fu determinante per la scelta, in quanto Giorgio si accorse che in quell’inverno nelle colline della Valle del Prato la neve era già sciolta, mentre in quelle esposte a Nord la neve era ancora ben presente.
La famiglia Facchino dopo qualche mese si spostò in Piemonte e il “nonno Giorgio” iniziò a condurre l’Azienda come mezzadro. Ovviamente la mezzadria prevedeva che metà del raccolto fosse destinato ai proprietari dell’azienda; proprio dall’altra metà di raccolto, la Famiglia Facchino ottenne il suo primo vino.
Quattordici anni dopo il loro arrivo in Piemonte, Giorgio, Rosaria e i loro figli (Pellegrino, Carmine ed Antonio), ormai grandi, acquistarono un’altra tenuta a 6 km da Rocca Grimalda, nel comune di Trisobbio, Cascina Luvi.
In questo nuovo nucleo aziendale, nel 1977, costruirono una stalla in cui è tutt’ora presente un allevamento di circa 110 capi della razza bovina Piemontese, alimentati grazie al mais e al frumento prodotti nei campi della tenuta stessa.
Nel 1980 il proprietario della Valle del Prato, Riccardo Faini, mise in vendita l’azienda e la famiglia Facchino non si fece scappare l’occasione e l’acquistò. Tra l’ 82 e l’ 83, la vicina e storica Tenuta Cannona, di proprietà dell’Ente per lo Sviluppo Agricolo del Piemonte (ESAP), avviò la lottizzazione e la vendita dei terreni, alcuni dei quali confinanti con la Valle del Prato. I Facchino acquistarono così altri 16 Ha di terreno che, in parte, originariamente erano della Valle del Prato, ma che in seguito erano stati ceduti all’Ente regionale. La Valle del Prato era così ricostituita e si estendeva su 23,5 Ha di superficie.
Nel 1985 e nel 1986 , ad eccezione di alcuni vigneti “storici”, tutti gli impianti vennero rinnovati; nell’89 e nel ’90 vennero costruiti i locali delle odierne cantine ed una nuova abitazione, che dominano la vetta della collina.
Nel ’97 i Fratelli Facchino crearono anche un agriturismo e uno spaccio di vendita delle carni. Oggi l’Azienda Vitivinicola Facchino è gestita da Carmine che, insieme alla sua famiglia, porta avanti il lavoro iniziato con tanti sacrifici 50 anni fa insieme ai suoi fratelli e ai suoi genitori.
Questa è la storia della nostra azienda, fiore all’occhiello di questa terra tutta da scoprire.